WORKSHOPS
YUGO o Canto a la Herida
Taller de Montaje/Laboratorio Teatral
15 al 18 de Enero | Chile
YUGO es un proyecto performativo creado por la asociación italo-chilena Progetto RESCUE!
El proceso inicia a fines del 2021 después del encuentro entre un grupo de amigos para reflexionar sobre la herida en el cuerpo, su reflejo en la sociedad y viceversa.
De este encuentro nacen textos, reflexiones, poesías y sobre todo cantos originales con ritmos criollos sudamericanos, para dialogar, en ese entonces, con quienes habitaban la toma del Instituto de Derechos Humanos en Santiago: la Coordinadora Libertad, Justicia y Reparación. De este modo surge la inquietud común sobre cómo convivir con la nueva herida que se abre - después del estallido social - en quién ha recibido perdigones en el cuerpo (que al no poder quitarlos, se contaminan de plomo la sangre) y de consecuencia en la sociedad.
YUGO o Canto a la Herida, se ha presentado como residencia artística en el Kona Rüpu (Chile, 2022) y en Pinerolo (Italia, 2023); como concierto teatral en Torino, Borgiallo y Verbania (Italia, 2023); su material artístico ha sido usado en la Minga por las Artes Regenerativas IÑIPAK CHURU en Villagarzón (Colombia, 2023); ha sido presentada como estructura teatral en Palomino, Facatativá y Villa de Leyva (Colombia, 2023); y últimamente hace su aparición en el I Encuentro Internacional Arte y Territorialidad en Santa Clara (Cuba, 2024). Su contenido ha ido vagando en distintas direcciones para intercambiar y nutrirse de otras miradas y modos de curar esa herida.
En esta oportunidad, YUGO, ha tomado forma de taller de montaje/laboratorio teatral. Tendrá una duración de 4 días más una presentación final. El proyecto, coordinado por Vicente Cabrera en colaboración con Camilla Sandri, Camila Luco y Celeste Mena, y gracias a la producción de Cristian López, tendrá sede en La Habitación del Tiempo O (Salvador 2302, Ñuñoa); los encuentros pretenden darnos el puntapié para generar un espacio de estudio en acción de los elementos que fundan el acto performativo, el canto colaborativo, el encuentro y las relaciones interhumanas en correspondencia al concepto central de esta propuesta: la herida.
Guiados por profesionales de las artes vivas, nos confrontaremos con material textual (escrito, escritura y edición), espacial (composición, danzas y direcciones) y cantado (canto coral, cantos ya compuestos), para dar forma a una estructura performátiva colaborativa -basada en una estructura dramatúrgica precedente- bien parecida a una asamblea viva o sensible. Al mismo tiempo nos introduciremos en una investigación del territorio interno y externo encaminado hacia el estudio somático de la localización y repercusión de la herida en nuestro cuerpo físico y su manifestación en la sociedad, para la construcción de un entramado individual en el trabajo coral.
“Imagínate que tienes una herida en alguna parte de tu cuerpo, en alguna parte que no puedes ubicar exactamente, y que no puedes ver ni tocar, y supón que esa herida te duele y amenaza abrirse o se abre cuando te olvidaste ella y haces lo que no debes, inclinarte, correr, luchar o reír; apenas lo intentas, la herida surge, su recuerdo primero, su dolor en seguida: aquí estoy, anda despacio.”
(Manuel Rojas, Hijo de Ladrón)
Durante los días de laboratorio trabajaremos de modo inmersivo en: Sesiones y estudio de canto colaborativo; Conciencia y acción espacial: interna y externa, movimiento, vigilancia y viaje de la atención; Composición inmediata y colectiva; Sesiones de experimentación psicosomáticas; Escritura y edición, estructura performativa.
Cada encuentro será de 4 horas desde las 14:00 a las 18:00
*Es necesario participar en todos los encuentros.
Costo: $90.000 por persona (es necesario abonar anticipadamente)
Descuentos posibles:
-
invitar una persona, porque les gustaría compartir el proceso con un/una amigo/amiga, familiar etc…
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músicos con experiencia en instrumentos musicales armónicos o percusión
Lxs participantes podrán desarrollar y adquirir herramientas sobre conducción de grupos, dramaturgia, canto, cuerpo y trabajo espacial.
El proyecto se realiza gracias a la colaboración entre Progetto RESCUE!, La Hoguera, La Alaraca Teatro, La Habitación del Tiempo 0 y Espacio Amaza.
B.A.R.
Bottega Aperta per Ritrovare
Laboratorio itinerante per la creazione di uno spettacolo teatrale cittadino
B.A.R. - Bottega Aperta per Ritrovare rientra all’interno della nozione di “opera cittadina”; un modo ludico e creativo di fare comunità e sperimentare la cittadinanza attiva attraverso l’esplorazione dello spazio, del corpo e dei rapporti sociali alla ricerca di modi diversi di stare insieme. In concreto si tratta di una serie di incontri/laboratori gratuiti aperti a tutte e tutti per la creazione di uno spettacolo teatrale cittadino: attraverso l’espressione artistica, il canto, la danza ed il teatro e ha l’obiettivo di rigenerare il tessuto comunitario e il territorio.
Oltre ad essere un luogo di ricreazione e creazione collettiva, B.A.R. è uno spazio di riflessione pratica basato e ispirato dalla drammaturgia originale Mahdiyy di Nafè Fadel (26 anni, Camerun-Mauritania), membro di Progetto RESCUE!
L’autore, rifugiato dal 2018 in Italia, affronta il tema dei limiti territoriali e personali, della ricerca di riconoscimento individuale e collettivo, lontano dal luogo d'origine, facendoci riflettere sull'integrazione, l'immigrazione e il nostro ruolo all’interno di questo processo.
Gli incontri di B.A.R. sono gratuiti e aperti a chiunque: sono invitate a partecipare persone di tutte le età, nazionalità e provenienza con o senza conoscenza della lingua italiana ed esperienza nell’ambito delle arti; inoltre non è richiesta una presenza continuativa ma calibrata rispetto alle esigenze e possibilità di ognuno. Il laboratorio vuole essere uno spazio per cittadin_ che abbiano voglia di far parte di un percorso artistico innovativo insieme a professionisti delle arti performative provenienti da diverse parti del mondo.
Gli incontri toccheranno vari spazi culturali e naturali della città, tra cui A Casa di Alice APS, la Biblioteca Civica Pietro Ceretti, la Libreria Spalavera, il CAS Sant’anna e la Riserva Naturale Speciale di Fondotoce; avrà luogo nei mesi di giugno, luglio e agosto 2024.
“Sta a te decidere come vuoi essere coinvolto, come vuoi prendere parte nelle vite e nelle storie che avvengono su questo pezzo di terra e tra le vite che esso ingloba, e non temere né le labbra né le lingue, perché un essere umano è un essere umano, e molto spesso le sue parole superano i suoi pensieri.”
(N. Fadel, MAHDIYY)
Gli incontri hanno una durata di due ore in cui lasciarsi andare in un flusso di azioni da svolgere insieme. L’avvicinamento al testo, alla danza collettiva e alla musica eviterà la messa in scena per dare priorità alla messa in vita* grazie a pratiche somatiche di sensibilizzazione e attenzione. Una ricerca artistica che Progetto RESCUE! porta avanti dal 2019 e che è direzionata a costruire le basi per un cambiamento umile, umano e collettivo e nutrire un'idea di arte come “processo di ricerca da fare insieme” per mettere in discussione l'incontro artistico tradizionale e nutrire contesti di socialità che stimolano la contaminazione culturale e limano le barriere tra persone.
In breve!
B.A.R. è un luogo di sperimentazione, uno spazio in cui trovare il proprio posto.
In B.A.R. diamo priorità alla condivisione organica e naturale della parola, della canzone e del corpo.
È uno spazio per imparare e disimparare, per creare e decostruire.
Cerca di essere uno spazio ecosostenibile in cui diamo priorità al corpo in quanto esiste nello spazio e nelle relazioni che può intrattenere con i suoi pari.
B.A.R. lavora per creare uno spazio multiculturale, che accoglie le differenze, nella B.A.R. non ci sono barriere.
*messa in vita: termine preso in prestito da Ermanna Montanari e Marco Martinelli. Teatro delle Albe. Speriamo di restituirlo al più presto.
Il progetto è sostenuto dal bando Arte e Cultura di Fondazione Comunitaria del VCO.
Illustrazione della B.A.R. di Cristina Amodeo
WALKING WALKING WALKING
Conducted by Vicente Cabrera
We study and practice the basic tools of the theatrical performance projected in a
Collective Act.
Our study subjects are:
- the body. His expressive and convivial skills - movement, presence, listening, rhythm,
vibration, sharing
- space. Internal and external.
- Memories, experiences, visions, desires.
The study of the use of the body as an instrument of expression and the relation with personal stories will be the engine of authentic creation and sharing.
WHERE IS MY PLACE
Conducted by Camilla Sandri Bellezza